Dislivello: Salita 753 m – Discesa 797 m
ATTENZIONE
Presente deviazione per lavori in corso sul sentiero dopo il Monastero del Buon Cammino, è già presente sul posto la segnaletica provvisoria.
Sin dalla prima tappa, camminiamo sulle rocce calcareo-dolomitiche più antiche d’Italia, sui grandi giacimenti di piombo, zinco e argento che per secoli sono stati oggetto di un’intensa attività estrattiva. Subito ci immergiamo nel grande patrimonio culturale, ambientale e religioso della Sardegna.
Dalla città medioevale di Iglesias fino al villaggio di Nebida, incontriamo cappelle, chiese e edifici di culto dedicati alla santa patrona dei minatori.
Il passaggio nel santuario della Madonna del Buon Cammino regala a questa prima giornata un particolare significato spirituale.
La tappa è mediamente impegnativa, non tanto per la lunghezza, quanto per i due strappi in salita che occorre superare nella prima parte del percorso per raggiungere il colle del Buon Cammino (339 m/slm) e gli scavi di Cungiaus (323 m/slm).
Dislivello: Salita 753 m – Discesa 797 m
ATTENZIONE
Presente deviazione per lavori in corso sul sentiero dopo il Monastero del Buon Cammino, è già presente sul posto la segnaletica provvisoria.
Sin dalla prima tappa, camminiamo sulle rocce calcareo-dolomitiche più antiche d’Italia, sui grandi giacimenti di piombo, zinco e argento che per secoli sono stati oggetto di un’intensa attività estrattiva. Subito ci immergiamo nel grande patrimonio culturale, ambientale e religioso della Sardegna.
Dalla città medioevale di Iglesias fino al villaggio di Nebida, incontriamo cappelle, chiese e edifici di culto dedicati alla santa patrona dei minatori.
Il passaggio nel santuario della Madonna del Buon Cammino regala a questa prima giornata un particolare significato spirituale.
La tappa è mediamente impegnativa, non tanto per la lunghezza, quanto per i due strappi in salita che occorre superare nella prima parte del percorso per raggiungere il colle del Buon Cammino (339 m/slm) e gli scavi di Cungiaus (323 m/slm).